IPTV: legge “anti-pezzotto” è in vigore: carcere per chi trasmette in modo illegale

A partire da oggi è in vigore la legge 93/2023, conosciuta come “legge anti-pezzotto” o “legge anti-pirateria”, insieme al nuovo regolamento dell’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni). Questa legge intende limitare e combattere la visione illegale di contenuti audiovisivi protetti da copyright. In particolare, i contenuti trasmessi in streaming dai broadcaster del settore sportivo, come DAZN, Sky o Lega Serie A, sono i più colpiti da queste nuove norme. Tuttavia, anche i servizi di streaming per film, serie TV, spettacoli, programmi televisivi ed eventi musicali sono interessati.

La legge “anti-pezzotto” è in vigore: carcere per chi trasmette in modo illegale

Le nuove regole prevedono che l’Agcom possa intervenire ed oscurare i siti che trasmettono illegalmente i contenuti protetti da copyright entro 30 minuti dalla segnalazione delle parti lesionate. In pratica, se i broadcaster che detengono i diritti per la trasmissione degli eventi sportivi individuano dei siti che li trasmettono in modo illegale, possono rivolgersi all’Autorità e richiederne l’oscuramento. Oltre alle misure di oscuramento dei siti, sono previste anche sanzioni per coloro che trasmettono illegalmente e per gli utenti che fruiscono dei contenuti pirata.

Secondo la nuova legge, chi trasmette contenuti in streaming illegalmente rischia fino a 3 anni di carcere, mentre gli utenti che usufruiscono di contenuti trasmessi su siti pirata rischiano una multa che può arrivare fino a 5.000 euro.

Il presidente della FAPAV, Federico Bagnoli, ha sottolineato l’importanza di questa nuova legge nella lotta contro la pirateria audiovisiva e sportiva, considerata un fenomeno promosso da veri e propri criminali.

Nel 2022 si è registrato un aumento significativo dei reati informatici, con circa 345 milioni di illeciti, 30 milioni in più rispetto all’anno precedente. La legge ha l’obiettivo di combattere le nuove forme di illegalità, come ad esempio l’utilizzo di servizi IPTV pirata, ma anche altre attività dannose per l’industria cinematografica italiana, come la registrazione di film in sala con videocamere nascoste.

Secondo un’indagine condotta da Fapav-Ipsos, lo sport è stato il settore più colpito da questi atti di pirateria, con un aumento del 178% rispetto al 2017 e un totale di 41 milioni di casi nel 2022.

Le aziende televisive si sono dichiarate soddisfatte dell’entrata in vigore di questa legge. Il CEO di Sky Italia, Andrea Duilio, ha affermato che questa rappresenta una svolta importante per tutelare i milioni di tifosi che hanno sempre scelto di seguire gli eventi sportivi in modo legale. La lotta alla pirateria diventerà più efficace grazie alla collaborazione di tutti gli attori del settore, inclusi i titolari dei diritti, le autorità competenti e gli Internet Service Provider, che si uniranno nello sforzo di contrastare questo fenomeno criminale che nel corso degli anni ha causato la perdita di posti di lavoro e danneggiato intere industrie produttive.

Anche DAZN ha sottolineato l’importanza di questa legge in una nota ufficiale. La piattaforma ha lavorato intensamente in collaborazione con le autorità competenti negli ultimi mesi della scorsa stagione calcistica per bloccare almeno 80 siti illegali che trasmettevano illegalmente le partite di Serie A in Italia, violando i diritti di trasmissione. Grazie all’intervento dell’Agcom, questi siti sono stati chiusi. DAZN ha anche avviato azioni legali per richiedere un risarcimento danni da 26 siti, con l’obiettivo di portarne a termine altre 50 entro fine settembre.

 

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