Dopo 20 anni di rinvii, il Trattato sull’Alto Mare entra in vigore! Cosa cambia (davvero) per gli oceani?

Una firma attesa da quasi due decenni che segna una pagina indelebile nella storia del diritto internazionale e della tutela ambientale. Con la ratifica da parte di Marocco e Sierra Leone, il 19 settembre 2025 è stato raggiunto il numero minimo di 60 Paesi necessario per l’entrata in vigore del Trattato sull’Alto Mare. Un accordo...

Nasce uno strumento vincolante per creare aree marine protette e regolare le attività umane, ma restano aperti nodi cruciali su risorse e finanziamenti

Riccardo Liguori

25 Settembre 2025

@Canva

Una firma attesa da quasi due decenni che segna una pagina indelebile nella storia del diritto internazionale e della tutela ambientale. Con la ratifica da parte di Marocco e Sierra Leone, il 19 settembre 2025 è stato raggiunto il numero minimo di 60 Paesi necessario per l’entrata in vigore del Trattato sull’Alto Mare. Un accordo legalmente vincolante che, a partire dal 17 gennaio 2026, estenderà per la prima volta una rete di protezione su quei due terzi di oceano che si trovano al di là delle giurisdizioni nazionali.

Si tratta di un momento definito “un successo storico per gli oceani ed il multilateralismo” dal Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres, che colma un vuoto normativo enorme. Finora, queste immense aree marine, pari a circa il 64% della superficie oceanica, sono state una sorta di “terra di


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