Donna trans picchiata dalla polizia a Milano: no, non bisogna contestualizzare un bel niente
Sul caso della donna trans picchiata a Milano bisogna fare alcune riflessioni, partendo da un assunto: la violenza non si giustifica mai.
Screenshot video fonte Twitter
Cronaca
Sul caso della donna picchiata dalla polizia, a Milano, c’è molto da dire. O forse no: c’è molto da dire sul modo in cui la notizia è stata data e accolta. Su quello che, insomma, è diventata.
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Perché, di fatto, la notizia è una: una donna sola e disarmata, dunque non pericolosa, è stata colpita dalle forze dell’ordine con dei manganelli, calci all’addome e spray al peperoncino. E la risposta è (o dovrebbe essere) una: c’è una vittima (la donna malmenata) e dei colpevoli (i poliziotti). Non serve conoscere altro per capire che siamo di fronte a una violenza ingiustificata e ingiustificabile. Inqualificabile. Preoccupante.
La violenza non si contestualizza, si punisce
Invece, come spesso accade, alcune notizie assumono un preciso colore politico e finiscono per diventare altro da sé. Per intenderci,
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