
Dai pesticidi alle micotossine: sai davvero cosa c’è nel tuo pesto? Questo nuovo test italiano ci svela tutto
Quando pensiamo al pesto genovese, l’immagine è quella di una salsa fresca, profumata, fatta con pochi e semplici ingredienti: basilico genovese Dop, olio extravergine di oliva, formaggi stagionati, pinoli, aglio e un pizzico di sale. Ma cosa succede quando il pesto arriva sugli scaffali dei supermercati, in vasetti che promettono mesi – o addirittura anni...
Il Salvagente ha analizzato 14 marche famose di pesto alla genovese, valutando sia la qualità della ricetta che l’eventuale presenza di pesticidi e micotossine. Vediamo cosa ha scoperto il test
30 Giugno 2025
Quando pensiamo al pesto genovese, l’immagine è quella di una salsa fresca, profumata, fatta con pochi e semplici ingredienti: basilico genovese Dop, olio extravergine di oliva, formaggi stagionati, pinoli, aglio e un pizzico di sale.
Ma cosa succede quando il pesto arriva sugli scaffali dei supermercati, in vasetti che promettono mesi – o addirittura anni – di conservazione? Il nuovo test del Salvagente, pubblicato sul numero di giugno della rivista dei consumatori italiani, ci mostra un lato tutt’altro che invitante di uno dei condimenti simbolo della nostra cucina.
Ma partiamo dall’inizio, queste sono le 14 marche di pesto analizzate nel test:
Alberti – bio – pesto ligure di basilico genovese Dop Barilla – pesto alla genovese Biffi – pesto premium con basilico genovese
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