Viterbo: il 6 maggio ore 18,00 alla Libreria Etruria, Cristina Vignato letture in compagnia dell’autrice
PROSEGUE IL CICLO DI PRESENTAZIONI DI CRISTINA VIGNATO, AUTRICE DI “NI SIPELI, L’AMORE LIBERA”, TRATTO DA UNA STORIA VERA
A Viterbo il 6 maggio ore 18,00 alla Libreria Etruria, letture in compagnia dell’autrice
Viterbo – Farà tappa alla Libreria Etruria di Viterbo, in via Giacomo Matteotti 67, sabato 6 maggio alle ore 18,00 il ciclo di presentazioni di Cristina Vignato per il suo romanzo “Ni Sipeli, l’amore libera”, tratto da una storia vera ed edito da Porto Seguro per la collana “Fiamme di Carta”. A seguire Roma, giovedi 25 maggio nella casa laboratorio di una nota artista romana.
Ci sono storie che arrivano da lontano. Cucendo insieme esperienze di vita e creando una base reale da cui partire per un viaggio, metaforico o reale. O entrambe le cose. Un libro è come una creatura, che man mano cresce e prende forma tra i pensieri, il cuore, la mente per poi uscire dalle dita e cadere sulla tastiera di un autore. Ma solo apparentemente nella fortuità. Cristina Vignato, al suo esordio con la stesura del suo primo romanzo – ma con alle spalle già molteplici esperienze di pubblicazioni in contesti di altro genere che riguardano la sua professione -, sta presentando attraverso diverse tappe sul territorio nazionale, il suo libro Ni sipeli, l’amore libera. Una storia basata su reali accadimenti, ambientata metà a Cuba e metà a Vicenza, città di origine della scrittrice. Ni sipeli è la parola che l’autrice ha creato per significare un incantesimo. E si ispira a quell’atmosfera avvincente che è possibile respirare solo leggendo il testo. Nella lettura, sempre più accattivante man mano che le pagine scorrono, l’incantesimo principale è proprio quello della vita, con le sue strade in salita e discesa, con gli imprevisti che diventano a volte oltraggiosi e talaltre fortuiti e provvidenziali.
“Ni sipeli, l’amore libera”, edito da Porto Seguro Editore è stato pubblicato a fine dicembre 2022 ma il suo successo è già evidente. Tratto da una storia vera, è diviso in due parti e parla di due vite differenti. Vicenza 1992 e Cuba 1871, due storie che si intrecciano: quella di Emma, giovane imprenditrice vicentina, e di Onaya, ragazzina catturata e venduta a Cuba come schiava. Solo apparentemente distanti ma in verità unite proprio dalla forza dell’amore. Un parallelismo tra due mondi agli antipodi, due tempi lontani, diversi. Ad accomunare le due donne è la fede nell’Amore. La politica, le leggi, le istituzioni, le differenze sociali, tutto quello che sembra regnare nel mondo materiale crolla di fronte alla potenza di un sentimento forte che contiene i semi della libertà. La storia vera di un amore che va oltre i confini del tempo, che insegna che la vita è solo un gioco di ruoli per l’evoluzione dell’essere, dove regno spirituale e materiale si toccano di continuo perché mai separati. Le vicissitudini cambiano a seconda delle situazioni di vita, ma l’anima sceglie di ritornare per completare l’apprendimento e chiudere cerchi, ritrovare compagni di cammino e continuare ad amare. Una storia che racconta le contraddizioni del potere costituito e l’amore per la libertà, temi che rendono questa storia oggi più che mai attuale.
“Ni sipeli” è un romanzo dal quale inizialmente non ci si aspetta tanta adrenalina, tanto senso di attesa. Parte apparentemente lento, osservando la vita di alcuni personaggi scorrere. Descrive scene apparentemente scollate che poi pagina per pagina vanno a cucire un discorso intessuto tra ricordi e presente, memorie ed emozioni passate e proiezioni al futuro. Poi le speranze dei protagonisti diventano sempre più, in un crescendo, quelle del lettore. Il senso di imprevisto intrinseco nelle scene di vita e atmosfere descritte, fa molto pensare. A volte guida, a volte travolge o spaventa ma comunque, una volta affrontato e cavalcato, svela sempre un significato più profondo, quello di ciascuna anima nel suo disegno e percorso di vita. Inclusa la linea dell’amore, tanto citato e presente lungo tutte le atmosfere create in ogni ambientazione, scena e vissuto, da una penna che, seppure invisibilmente, vuole sottolinearne il significato dalla prima all’ultima riga d’inchiostro. Un amore tra esseri umani, superiore alle esistenze di ciascuno, oltre gli sguardi terreni, che unisce soprattutto quando, ormai senza più speranze alcune, ci si sbilancia ad accoglierlo, a farlo proliferare e ci si adopera ad affidarsi al destino, a quella via apparentemente di inciampo, all’incontro inatteso e imprevedibile, al rischio di una presenza inaspettata o poco nota. Moltiplicandone la potenza e le energie inconsapevoli. Rivelando quanto ogni essere umano possa palesarsi come una cella di energia che, se agganciata l’una a quella dell’altro, in modo più o meno casuale o consapevole, possa determinare percorsi nuovi, inaspettati, tutti da scoprire e soprattutto da vivere. Ed è proprio in quei momenti che l’autrice conduce in una discesa dentro se stessi, verso la propria via, dove, calandosi poco a poco, si dispiega un senso profondo delle cose, tra le trame di una narrativa che può far bene a tutti e piacere ad un pubblico non solo femminile, come inizialmente potrebbe apparire anche solo dal titolo “Ni Sipeli, l’amore libera”. Un romanzo che scardina tutto ciò che sembra definito e vuole dare all’amore il potere di cambiare il susseguirsi degli eventi.
Note sull’autrice
Cristina Vignato, nata a Vicenza, counselor olistica e Maestra di Registri Akashici è una ricercatrice dell’anima. Da quasi 20 anni si sperimenta in percorsi di crescita personale e sostiene le persone nei momenti di difficoltà a ritrovare il proprio progetto animico. Conduce seminari del metodo da lei creato A.Mo.Re – Attenzione Movimento Respiro – per la trasformazione dell’essere, e celebra le Iniziazioni-Sintonizzazioni ai Registri Akashici in tutto il mondo. Pubblica rispettivamente nel 2017 Akasha la via all’indipendenza spirituale e nel 2021 Letture dall’Akasha: apriti cielo! entrambi per Anima Edizioni (Milano). Ni Sipeli, l’amore libera è il suo romanzo d’esordio.