CRISPR per salvare il quoll settentrionale: una rivoluzione genetica
Colossal Biosciences utilizza CRISPR per rendere il quoll settentrionale resistente alle neurotossine dei rospi cane, aprendo nuove prospettive per la conservazione della biodiversità.
I rospi cane contengono pericolose neurotossine dall’uovo al rospo. (Adam Brice / Shutterstock.com)
Colossal Biosciences, in un’impresa senza precedenti nel campo della tecnologia genetica, sta attualmente impegnandosi nell’utilizzo di CRISPR per rendere il quoll settentrionale, una specie in via di estinzione, resistente alle neurotossine prodotte dai rospi cane. Questo progetto di de-estinzione, unico nel suo genere, mira a introdurre una resistenza genetica che potrebbe essere ereditata dalle generazioni future.
I rospi cane, originariamente introdotti nel Queensland negli anni ’30 con conseguenze disastrose sull’ecosistema locale, rappresentano una minaccia significativa per i quoll settentrionali, il cui numero è diminuito del 75% da allora. Questi anfibi invasori sono particolarmente pericolosi per i quoll poiché le loro neurotossine sono presenti in tutte le fasi del ciclo vitale del rospo, dall’uovo al girino, fino alla fase adulta.
Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Ben Lamm e il Professor Andrew Pask, membri del team di ricerca di Colossal in collaborazione con l’Università
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