
Crescono i figli nel bosco, lontani dal “sistema”, e interviene la Procura: ma cos’è davvero un’infanzia felice?
Cresciuti in un rudere tra i boschi del Vastese, senza luce, senza acqua corrente e senza la scuola tradizionale. È la storia di tre bambini, tra i 6 e gli 8 anni, che i genitori – Nathan e Katherine, lei australiana, ex insegnante di equitazione, lui inglese artigiano del legno – hanno scelto di crescere...
Tre bambini crescono tra i boschi vicino a Vasto, circondati dalla natura e da genitori che hanno scelto un’esistenza autosufficiente e libera. Dopo un’intossicazione da funghi, la famiglia è finita nel mirino della Procura, che parla di “grave pregiudizio”. Ma Nathan e Katherine rivendicano la loro scelta di vita: un-schooling, energia solare, acqua dal pozzo e nessuna dipendenza dal “sistema”. Una libertà che fa discutere. Al momento è sospesa la potestà genitoriale ma i figli sono affidati a loro
3 Novembre 2025
Cresciuti in un rudere tra i boschi del Vastese, senza luce, senza acqua corrente e senza la scuola tradizionale. È la storia di tre bambini, tra i 6 e gli 8 anni, che i genitori – Nathan e Katherine, lei australiana, ex insegnante di equitazione, lui inglese artigiano del legno – hanno scelto di crescere a contatto con la natura, lontano dalla civiltà e da ciò che considerano una società “tossica”.
Il caso, raccontato da
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