Covid, il virologo Silvestri annichilisce Speranza: “Il lockdown ha creato più danni che vantaggi”
“La semplice realtà, che molti non vogliono ammettere per non doversi rimangiare scelte e prese di posizioni passate, è che” contro Covid-19 “le chiusure hanno funzionato – per quel po’ che hanno funzionato e lasciandosi dietro danni socioeconomici e psicologici enormi – solo in conseguenza di un caso fortuito, cioè il fatto che la R0″, il cosiddetto indice di riproduzione di base (ossia il numero medio di infezioni secondarie prodotte da ogni persona infetta, in una popolazione mai venuta a contatto con un nuovo patogeno emergente), “del virus originale di Wuhan fosse tutto sommato piuttosto bassa e risentisse di certe misure di contenimento”. Il virologo Guido Silvestri della School of Medicine della Emory University di Atlanta, a capo del board internazionale dell’Istituto Spallanzani di Roma, analizza così l’effetto dei lockdown adottati per arginare lo ‘tsunami’ Sars-CoV-2 nelle prime fasi della pandemia. Silvestri, mai tenero con l’ex ministro Speranza, di fatto lo annichilisce contestando la sua linea dura.
Covid, le critiche al piano lockdown del virologo Guido Silvestri
“Questo – spiega lo scienziato su Facebook, in un post con cui torna a commentare la politica Zero Covid scelta dalla Cina e la nuova fase annunciata dal gigante asiatico – lo diciamo visto che, di fronte a Omicron, che ha la R0 molto più alta, non ci sono state ‘chiusure’ che tenessero e fossero anche compatibili con i valori umani e morali del mondo Occidentale. Si veda in questo senso il caso esemplare della Nuova Zelanda, dove i morti sono stati 7 per milione di abitanti prima di Omicron e 425 per milione dopo Omicron, e questo nonostante i vaccini e la ridotta patogenicità della nuova variante. Mentre le misure draconiane della Cina sono arrivate a far vacillare il trono di Xi
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