Cosa prevede la nuova legge europea sui rider

L'unione europea scende in campo per tutelare i rider e difendere i loro diritti da lavoratori. Cosa prevede la nuova normativa.

Le maggiori tutele ai rider passano anche attraverso la stretta sulle false partite Iva. Ossia sulla prassi di affidare degli incarichi a dei liberi professionisti che, in realtà, svolgono un lavoro da dipendente. A prevederlo è la direttiva dell’Unione europea, con la quale si intende tutelare i rider, ossia i lavoratori delle varie piattaforme come Uber, Deliveroo e Giovo. I ministri dei 27 Paesi dell’Ue hanno raggiunto un accordo nel corso della giornata di ieri per tutelare i lavoratori del settore.

Rider, l’onere della prova

La nuova normativa dell’Unione europea provvede a tutelare i rider, gli autisti ed i lavoratori domestici delle varie piattaforme. L’Ue ha introdotto un’importante novità: l’inversione dell’onere della prova per ottenere un contratto da lavoro dipendente, nei casi in cui viene riconosciuta l’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato e non autonomo. Il Consiglio dei Ministri dell’Unione europea ha messo in evidenza, attraverso una nota, che “attualmente la maggior parte dei 28 milioni di lavoratori su piattaforma dell’Ue, inclusi tassisti, lavoratori domestici e rider di consegne di cibo, sono formalmente lavoratori autonomi. Tuttavia, alcuni di loro devono rispettare


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