COP28, sono ore decisive per l’eliminazione graduale dei combustibili fossili. Un accordo sul clima è ancora possibile?
A poche ore dalla fine della COP28 di Dubai, siamo in ritardo coi negoziati. Il motivo? Il copione è sempre lo stesso: inserire o meno il termine “phase-out” legato al futuro dei combustibili fossili? Se da un lato ci sono Unione europea, Stati Uniti e gli stati insulari, che spingono alla eliminizione, dall’altro Arabia Saudita...
COP28, siamo al rush finale e c’è molta tensione sul nodo delle fonti fossili, mentre è ormai chiaro soltanto che nemmeno questa Conferenza delle Parti sarà un successo se non produrrà un risultato esplicito sull’addio ai combustibili fossili
©COP28UAE
A poche ore dalla fine della COP28 di Dubai, siamo in ritardo coi negoziati. Il motivo? Il copione è sempre lo stesso: inserire o meno il termine “phase-out” legato al futuro dei combustibili fossili?
Se da un lato ci sono Unione europea, Stati Uniti e gli stati insulari, che spingono alla eliminizione, dall’altro Arabia Saudita (il disusso presidente COP28, Sultan Al Jaber, sta esortando i negoziatori a lavorare di più per trovare un consenso…) Iraq e altri stati legati al petrolio vorrebbero invece che si mettessero in evidenza esclusivamente le emissioni e non la “fine del petrolio”. Ma forse la differenza potrebbe farla la Cina.
Leggi anche: COP28, l’OPEC fa muro e si scaglia (guarda caso) contro l’eliminazione graduale dei combustibili fossili
Phase out non vuol dire uscita allo stesso tempo di tutti dai combustibili fossili
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER