Ci sono 250 pecore lasciate senza acqua né cibo dopo l’eruzione del vulcano in Islanda
Nei giorni scorsi, nella penisola di Reykjanes, Islanda, si è verificata un’altra eruzione vulcanica. La lava ha raggiunto alcune case del villaggio di Grindavik, già evacuato a novembre, ma nei campi adiacenti pastori e allevatori avrebbero riportato i loro animali già da settimane. Oltre 250 pecore si trovavano nell’area prima dell’ultima eruzione. Non appena è stato...
Dopo l’ultima eruzione in Islanda, nella penisola di Reykjanes, oltre 250 pecore sono state chiuse in capannoni e lasciate indietro. Le associazioni animaliste hanno lanciato l’allarme, chiedendo alle autorità di poter intervenire per salvare le pecore in difficoltà
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Nei giorni scorsi, nella penisola di Reykjanes, Islanda, si è verificata un’altra eruzione vulcanica. La lava ha raggiunto alcune case del villaggio di Grindavik, già evacuato a novembre, ma nei campi adiacenti pastori e allevatori avrebbero riportato i loro animali già da settimane.
Oltre 250 pecore si trovavano nell’area prima dell’ultima eruzione. Non appena è stato diramato l’allarme, gli animali sono stati però lasciati indietro, abbandonati a loro stessi frettolosamente.
Alcuni allevatori non avevano altro posto dove portare le pecore. Sono state allora chiuse in ovili e altri spazi, senza acqua né cibo.
Una situazione che ha sollevato critiche e destato non poche preoccupazioni per la sicurezza e per il benessere degli animali. Ad accendere i riflettori sulla questione è stata l’Organizzazione islandese per la protezione animali Dýraverndarsamband Íslands.
L’associazione ha lanciato un appello chiedendo alle autorità
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