Cavalier King, al via studio sulle malattie cardiache per aiutare anche tutti gli altri cani
Dall’Università degli Studi di Milano arriva una speranza per i cani affetti dalla malattia mitralica o insufficienza mitralica, a partire dai Cavalier King Charles Spaniel, razza brachicefala ritenuta vulnerabile, per aiutare così anche tutti gli altri cani che presentano tale patologia
Conoscere più a fondo la malattia o insufficienza mitralica nel Cavalier King e rafforzare la prevenzione delle patologie cardiache per aiutare tutti i cani. Questo l’obiettivo dell’Università degli Studi di Milano. Per farlo il polo universitario cercherà di acquisire dati attendibili sui Cavalier King per curarli dalla malattia mitralica, con analisi e attività clinica.
Sempre più patologie cardiache vengono infatti diagnosticate ai cani. Una delle più frequenti è l’insufficienza mitralica. Con una prevalenza del 75% tale patologia si riscontra il più delle volte in cani di taglia piccola: il Cavalier King Charles Spaniel, un brachicefalo definito vulnerabile dal Kennel Club britannico, ma anche Bassotti e Maltesi.
Nel Cavalier King la malattia mitralica può svilupparsi già in età precoce. Proprio per questo i veterinari dell’Università di Milano intendono ricercare i marcatori biologici tali da identificare precocemente la malattia in cani giovani e in fase asintomatica.
Tutt’oggi le cause dell’insufficienza mitralica sono sconosciute. Per questo l’Università degli Studi di Milano ha lanciato la campagna di crowdfunding “Dritti al cuore! Dalla ricerca sul Cavalier King un aiuto per tutti i cani” per finanziare la ricerca e coprire i costi di laboratorio e di divulgazione scientifica.
Tramite attività di screening rivolte sia al Cavalier King che ad altre razze, incroci compresi, i
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