Bonus matrimonio, proposta Lega: 20mila euro per quello religioso; escluso il matrimonio civile
Un bonus matrimonio fino a 20mila euro. Ma solo se ti sposi in chiesa. Chi opta per il Comune, zero. La proposta è della Lega, che ha presentato nel pomeriggio di domenica il ddl alla Camera dei deputati. Dopo un ampio dibattito sui social, è arrivata la retromarcia: durante il dibattito parlamentare il disegno di legge “sarà naturalmente allargata a tutti i matrimoni”. In serata filtra l’irritazione di Palazzo Chigi: la misura non è allo studio del governo.
Nella sua formulazione originaria, il provvedimento restringeva ulteriormente il perimetro della famiglia plus immaginata dalla destra: non solo formata da un uomo e una donna (per incarnare in futuro il binomio madre/padre, da contrapporre alla formula lasca genitore 1/genitore 2) ma da celebrare davanti al sacerdote. Almeno se punta a incassare il contributo dello Stato.
La proposta di legge è firmata da una sfilza di deputati: in testa il vice-capogruppo a Montecitorio, Domenico Furgiuele, poi il presidente della commissione Attività Produttive e Turismo, Alberto Gusmeroli, i parlamentari Simone Billi, Ingrid Bisa e Umberto Pretto. L’obiettivo dichiarato dell’operazione è riequilibrare il gap tra i matrimoni civili e religiosi.