Bersani: «Basta con le primarie, serve un partito nuovo. La storia della sinistra non si affida ai 5 Stelle»
di Monica Guerzoni
L’ex segretario dei Dem: «Meloni risolva il tema del 25 Aprile o la Carta non la tocca»
«Cosa fatta, capo ha».
Pier Luigi Bersani, ha già fatto pace con la batosta
«Guardiamo avanti. Non ha senso rivendicare, né tornare sul già detto».
Gli errori di Letta?
«Siamo amici da una vita, ridicolo buttare solo su Letta la questione. Questa destra non è maggioranza nel Paese. Il problema nostro è costruire un progetto alternativo, che non si è presentato a queste elezioni. Bisognava dal giorno dopo del governo Conte II lavorare in altro modo, stringere i bulloni di un campo progressista».
E ora, da dove si riparte?
«Dallo scenario. In questi anni la forbice di disuguaglianza si è allargata drammaticamente, la fetta di italiani fuori gioco è cresciuta. Avremo mesi molto difficili, con forti tensioni sociali. E le élite, altro fattore di debolezza, hanno perso sensibilità sul fatto che questo Paese vada tenuto assieme».
Le ultime notizie sul nuovo governo, dopo le elezioni
Cosa dovrà fare il prossimo governo?
«La chiave di risposta si chiama solidarietà, altro che “cara Europa è finita la pacchia”. Credo che anche Meloni si renda conto che il modo di difendere gli interessi italiani è costruire una solidarietà europea, perché qualche Paese ha i soldi e noi abbiamo i debiti. Su questa prima sfida si vede subito che tipo di governo e di opposizione avremo. Serviranno soldi, tanti. E poiché noi diciamo no ai condoni e al debito, non resta che prenderli dove sono».
Non penserà a una tassa patrimoniale?
«Io penso che bisogna tirar su 20 o 30 miliardi dagli extraprofitti