Baby Gang: la procura chiede 3 anni di sorveglianza speciale
La Procura di Milano ha chiesto 3 anni di sorveglianza speciale per il trapper Baby Gang, già ai domiciliari con braccialetto elettronico.
Tutto è incominciato a gennaio scorso, quando Baby Gang ha sparato ad un suo conoscente utilizzando una pistola ad aria compressa. Già condannato in primo grado in altri due processi, per il trapper sono stati immediatamente disposti gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Adesso la Procura di Milano ha chiesto come misura di prevenzione 3 anni di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.
Le parole di Baby Gang
Difronte ai giudici, il cantante ha cercato di difendersi con queste parole: “Sono cambiato, non ho mai sgarrato una prescrizione, ho fatto volontariato e non ho sbagliato nulla, solo le persone che ho frequentato in passato. Pesa il mio nome ‘Baby Gang’, la vittima sono io, arrivo da una situazione non facile“.
Poi ha aggiunto, come se questo potesse fare la differenza: “Volevo andare a Sanremo quest’anno”. La giudice Maria Gaetana Rispoli ha invece sottolineato che il trapper, visti i suoi numeri di followers ed ascolti, ha una grande responsabilità
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