
Arriva in Italia il primo cocktail bar robotizzato: ma dov’è finita l’interazione con il barista?
Nel cuore di Torino verrà inaugurato Shaker, il primo cocktail bar robotizzato della città. Situato in via Carlo Alberto, questo flagship bar di Makr Shakr promette un’esperienza unica che fonde tradizione e tecnologia nel settore del food and beverage. L’idea di un bar gestito da robot non è nuova a Torino: già nell’estate del 2017,...
A Torino sarà inaugurato Shaker, il primo cocktail bar robotizzato. A servire cocktail, caffè e cappuccini sarà un robot dotato di braccio meccanico in grado di preparare fino a 60 bevande all’ora
@Makr Shakr
Nel cuore di Torino verrà inaugurato Shaker, il primo cocktail bar robotizzato della città. Situato in via Carlo Alberto, questo flagship bar di Makr Shakr promette un’esperienza unica che fonde tradizione e tecnologia nel settore del food and beverage.
L’idea di un bar gestito da robot non è nuova a Torino: già nell’estate del 2017, Piazza Vittorio aveva visto l’introduzione del primo sistema completamente automatizzato di bartending al mondo, sviluppato da Makr Shakr. Tuttavia quella iniziativa era stata temporanea. Ora, con l’apertura di Shaker, si punta a investire a lungo termine nella città.
Ciò che rende Shaker unico è la sua capacità di preparare non solo cocktail, ma anche caffè, cappuccini e mocaccini, grazie a un robot di nome Toni Compatto, dotato di un braccio meccanico in grado di preparare fino a 60 bevande all’ora, scegliendo tra 70 bottiglie diverse per una combinazione
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