Anna de Wolkoff. Una russa, un americano e un italiano
Il 1940 fu un anno molto convulso in Gran Bretagna nella ricerca di spie e disfattisti.
La storia inizia a Londra, quando fu scoperta una organizzazione sovversiva filo tedesca e anti semita nella quale aveva ruolo principale una donna, di origini russe, naturalizzata britannica, tal Anna de Wolkoff e un membro dell’ambasciata degli Stati Uniti, Tyler Kent, precedentemente in missione a Mosca, fluente in russo.
Wolkoff era figlia maggiore del contrammiraglio Nicolas, già addetto navale all’ambasciata di Russia a Londra.
Anna aveva aperto nel giugno 1935 una elegante sartoria, usata probabilmente come “copertura”, chiusa nel luglio 1939, prima dell’inizio della guerra. La “sarta” si era arruolata nel servizio ausiliario femminile dei pompieri.
Nel 1935 MI5 aveva esaminato la sua domanda per essere impiegata come traduttrice presso il Civil Service Commissioner, essendo di madrelingua russa. Nonostante un primo parere negativo, per il suo carattere ritenuto “temperamentale” non adatto a simile impiego, Anna divenne uno dei quattro traduttori accettati (pur mantenendo l’attività sartoriale), almeno fino al 1939, licenziata per sospetti di intelligenza con il nemico.
Residente in Gran Bretagna da lungo
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