Ancora sangue a Gerusalemme: spari alla Città di Davide, 2 feriti gravi. L’attentatore aveva 13 anni
Ancora sangue a Gerusalemme, dopo il feroce attentato di ieri alla Sinagoga. Stamattina un uomo di 47 anni e suo figlio di 22 sono stati feriti gravemente al sito archeologico della città di Davide, entrambi colpiti da proiettili «nella parte alta del corpo», come hanno riferito i paramedici intervenuti sul posto. L’aggressore, un 13enne residente […]
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Ancora sangue a Gerusalemme, dopo il feroce attentato di ieri alla Sinagoga. Stamattina un uomo di 47 anni e suo figlio di 22 sono stati feriti gravemente al sito archeologico della città di Davide, entrambi colpiti da proiettili «nella parte alta del corpo», come hanno riferito i paramedici intervenuti sul posto. L’aggressore, un 13enne residente a Gerusalemme Est, è stato ucciso e la polizia sta cercando eventuali complici.
Ancora sangue a Gerusalemme
Il Jerusalem Post, dando conto dell’accaduto, parla comunque di «sospetto attacco terroristico» e spiega che la sparatoria è avvenuta nei pressi dell’ingresso del sito. Secondo quanto riferito dall’Israel Hayom, sarebbe stato un civile armato che si trovava sul posto a uccidere l’aggressore. «Siamo arrivati rapidamente sulla scena e abbiamo visto le vittime. Erano pienamente coscienti e hanno subito ferite da arma da fuoco nella parte superiore del corpo», ha detto il paramedico Fadi Dekidak al Jerusalem Post. «Li abbiamo trasferiti rapidamente in un’unità di terapia intensiva e li abbiamo evacuati con cure mediche salvavita all’ospedale Shaare Zedek», ha aggiunto. Sul caso indagano la polizia e le forze dello Shin Bet, l’intelligence interna israeliana.
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