Amelia Earhart, l’aviatrice che spronava le donne a essere libere di “volare” (e i resti del velivolo trovati nelle profondità oceaniche)
Solcava i cieli di mezzo mondo, sfidando i tradizionali ruoli di genere e incoraggiando le donne a rifiutare le norme sociali costrittive e a perseguire i propri sogni, anche e soprattutto nel campo dell’aviazione. Attorno ad Amelia Earhart, la prima donna (e la seconda persona dopo Charles Lindbergh) a volare in solitaria attraverso l’Oceano Atlantico,...
Un’immagine sonar (sgranata) oggi riaccende l’interesse su uno dei misteri più affascinanti del secolo scorso: che fine ha fatto la leggendaria aviatrice femminista Amelia Earhart?
Solcava i cieli di mezzo mondo, sfidando i tradizionali ruoli di genere e incoraggiando le donne a rifiutare le norme sociali costrittive e a perseguire i propri sogni, anche e soprattutto nel campo dell’aviazione. Attorno ad Amelia Earhart, la prima donna (e la seconda persona dopo Charles Lindbergh) a volare in solitaria attraverso l’Oceano Atlantico, c’è un alone di ammirazione e mistero.
La sua scomparsa in circostanze ancora non chiare, infatti, catturò l’immaginazione del pubblico e generò numerose teorie. Precipitata chissà dove, la sua sparizione durante un volo intorno al mondo divenne un enigma, alimentando molte speculazioni.
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Era il 1937 quando Amelia e il suo navigatore Fred Noonan avrebbero dovuto atterrare in una delle ultime tappe del suo tentativo di diventare la prima donna a circumnavigare il globo. Svaniti senza lasciare alcuna traccia,
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