Addio al taglio dei vitalizi. La casta resuscita gli assegni d’oro a Palazzo Madama. La sforbiciata del 2018 targata Cinque Stelle aveva permesso di risparmiare circa 22 milioni all’anno
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Qualcuno, forse, ci aveva davvero sperato. E a giusta ragione considerando la battaglia politica condotta dal Movimento cinque stelle che di fatto si era concretizzata nella cosiddetta “delibera Fico” (dal nome dell’ex presidente della Camera, Roberto Fico) che aveva falcidiato i vitalizi degli ex onorevoli a Montecitorio.
Su quella scia, anche se con notevole ritardo, anche il Senato si era adattato. Vittoria? Niente affatto. Perché abbiamo assistito a quattro anni e più di ricorsi, battaglie, sentenze, controsentenze che alla fine hanno portato alla decisione resa nota ieri: al Senato addio al taglio dei vitalizi. Tutto torna come prima. Ciò vuol dire maxi assegni d’oro per chi è stato senatore. La casta è viva e vegeta. E gongola in mezzo a noi.
La decisione
Ma com’è stato possibile? La querelle di Palazzo Madama è lunga e farraginosa. Basti pensare che già la Commissione Contenziosa (primo grado di giudizio di Palazzo Madama) nella scorsa legislatura obbligava l’amministrazione a ripristinare i vitalizi.
Davanti a quella sentenza, però, lo stesso Senato aveva fatto ricorso. Si è giunti così al secondo grado di giudizio –
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