Addio al Reddito di cittadinanza nel caos. La bomba sociale è già scoppiata
Il giorno dell’addio al Reddito di cittadinanza. Della formalizzazione della fine della misura che ha salvato, soprattutto durante il periodo della pandemia, centinaia di migliaia di famiglie. E che ieri è stata definitivamente soppiantata, per una larga fetta dei suoi percettori, dal Supporto per la formazione e il lavoro (Sfi).
Un debutto non semplice, da una parte un po’ in sordina, con un’accoglienza tiepida in alcune zone; e dall’altra con proteste, caos e tensioni che rischiano di essere solo l’antipasto di un autunno difficile, con il concreto timore – per ora sempre negato dal governo – di tensioni sociali nei prossimi mesi. Il Supporto per la formazione e il lavoro ha debuttato ieri insieme al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), la piattaforma su cui è previsto l’incrocio tra domanda e offerta per la formazione e il lavoro.
Il nuovo sistema
La nuova misura prevede un sostegno alle persone in situazione di povertà che hanno perso il Reddito di cittadinanza e sono considerate occupabili: partecipando a un percorso formativo riceveranno, per un periodo massimo di 12 mesi, un
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