A uccidere Gianluca Di Gioia è stato uno squalo tigre. Giallo sul divieto di balneazione. L’Egitto: «Erano in acque profonde»
La figlia dell’odontotecnico intervenuto per salvare il giovane romano: «Si è avvicinato per prestare soccorso al ragazzo ed è stato trascinato sott’acqua dallo squalo. Ora sta meglio, forse lo dimettono in giornata»
In base ai primi elementi dell’inchiesta sulla morte del turista italiano Gianluca Di Gioia e sul ferimento di un altro, Giuseppe Fappani, odontotecnico che ha cercato di salvarlo nella zona di Marsa Alam, in Egitto, emerge che ad attaccarli è stato uno squalo tigre, lungo 2,5 metri. Fa parte di una specie che il ministero dell’Ambiente aveva posto sotto sorveglianza e con tracciamento satellitare l’anno scorso, dopo un incidente simile che ha coinvolto un turista russo. Attualmente nel Mar Rosso sono sotto sorveglianza tre tipologie di squali: il tigre,
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