L’uso del mercurio nell’estrazione dell’oro: storia, rischi e alternative
Il mercurio, noto come argento vivo, è stato storicamente usato per estrarre l'oro, ma comporta rischi tossici. Scopri le implicazioni e le alternative per un'estrazione più sicura.
L’uso del mercurio nell’estrazione dell’oro: storia, rischi e alternative – Scienze Notizie
Il mercurio, conosciuto anche come argento vivo, ha una lunga storia di utilizzo nell’estrazione dell’oro. La sua capacità unica di legarsi all’oro lo ha reso uno strumento prezioso nell’attività mineraria, ma questo antico metodo comporta rischi significativi. Quindi, come esattamente viene impiegato il mercurio per estrarre l’oro, quali sono le implicazioni di questo processo e perché è chiamato argento vivo?
Il mercurio ha una storia che risale all’antico Egitto, dove veniva utilizzato fin dal 1500 a.C., principalmente a fini medicinali nonostante la sua tossicità. Essendo l’unico metallo liquido a temperatura ambiente, il termine “argento vivo” deriva dal latino, significando “argento vivente”, in riferimento alla sua natura fluida e al suo colore argenteo. Si ritiene che il mercurio fosse impiegato per l’estrazione mineraria tramite l’amalgama di metalli preziosi come l’oro e l’argento già dal 750 a.C. Nonostante le variazioni nelle tecniche nel corso dei secoli e in diverse parti del mondo, l’uso storico del processo di amalgama presenta notevoli
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