Chiara Valerio: «Lo schwa? Come scrittrice non lo uso e penso che sia sbagliato normare il linguaggio»
L'autrice e matematica: Michela Murgia arrivava ai concetti attraverso sentieri originali
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Chiara Valerio, scrittrice ed editor, ha sfiorato la vittoria al Premio Strega con il romanzo «C’è chi dice e chi tace» (Sellerio). «Sono felice che sia quest’anno che lo scorso, con Ada D’Adamo, lo Strega sia andato a due scrittrici. Anche se io, da omosessuale, mi prendo in giro ammettendo che la differenza di genere non l’ho ancora capita bene», dice oggi al Corriere della Sera. Racconta di essere «nata e cresciuta a Scauri, nella provincia laziale. Più che librerie, intorno a me avevo le edicole, luogo magico perché accanto ai classici, venduti come collaterali ai quotidiani, c’erano riviste come Skorpio , dove il soft porno si mescolava allo steampunk. Quindi io non credo agli steccati tra letteratura alta e
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