Pisicchio, il fratello Enzo e quei «favori fatti per consenso elettorale». La procura vuole far luce sui soldi spesi per la festa di laurea della figlia
L'ordinanza del gip che ha condotto agli arresti l'ex assessore regionale. Si indaga su «pc, telefonini, mobilio per la casa, la finta assunzione di sua figlia»
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Per far ottenere alla BvTech spa un finanziamento regionale di 9 milioni (il 50% dei 18 milioni previsti) come contributo per l’investimento in Puglia delle Grandi imprese, l’allora assessore all’Urbanistica della Regione Puglia, Alfonsino Pisicchio, e suo fratello Enzo, arrestati ieri, avrebbero concordato uno scambio di utilità. Nelle intercettazioni è chiamato “contratto di programma”. L’accordo? Assunzione dei famigliari, come Natale e Rebecca, figli rispettivamente di Alfonsino e Enzo e militanti politici, il pagamento di iniziative elettorali di Alfonsino e la festa di laurea di Rebecca Pisicchio, figlia di Enzo. Questi i nuovi dettagli dell’inchiesta in cui è coinvolto l’ex assessore regionale. A luglio 2020 le Fiamme Gialle trovarono nell’abitazione del fratello 65mila euro in contanti, celati in una busta di
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