Sinner è già uno degli sportivi italiani più forti di sempre?
Non è passato molto tempo da quando Jannik Sinner riusciva a laurearsi campione degli Australian Open 2024 andati in scena a Melbourne nella seconda parte di gennaio. L’altoatesino, dopo un torneo perfetto e dopo aver eliminato in semifinale un certo Novak Djokovic, nella finale contro Medvedev non ha brillato ma alla fine è riuscito ad avere la meglio e a vincere il primo torneo Open della propria carriera. Un risultato mai raggiunto da nessun italiano ad eccezione di Adriano Panatta che, come raccontato in questo articolo de La Gazzetta dello Sport, nel 1976 riuscì a portarsi a casa il Roland Garros sulla terra rossa di Parigi.
Jannik è stabilmente al livello di Djokovic
Dal successo di Adriano Panatta in terra parigina di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta e in tutto questo tempo, il tennis azzurro non era mai riuscito a produrre degli atleti in grado di giocarsela alla pari con i migliori al mondo. C’è riuscito per qualche tempo il ligure Fabio Fognini, che è entrato in TOP 10 della classifica ATP e ha vinto il torneo ATP 1000 di Montecarlo, ma di fatto nessuno ha saputo entrare in TOP 5. Sinner, invece, a poco più di 22 anni, non solo è il numero quattro al mondo, ma a breve giungerà anche al terzo posto della classifica diventando così il miglior tennista italiano della storia. Un risultato incredibile per un ragazzo che ha approcciato al tennis in tarda età ma che è dotato di qualità umane, fisiche, tecniche e mentali fuori dal comune tanto che anche in vista del prossimo torneo di Wimbledon è considerato uno degli uomini da battere, come è possibile vedere sui siti consultabili anche su BonusFinder Italia, un portale specializzato nel comparare le promozioni e le offerte delle principali agenzie di betting operanti sul mercato. L’altoatesino ha già dimostrato di essere al livello di Djokovic e chissà che non possa già chiudere questo 2024 da numero uno.
Il movimento azzurro gode di ottima salute
Sinner, però, non predica nel deserto ed è in ottima compagnia. La nuova generazione azzurra continua a dimostrare di avere diverse frecce al proprio arco con Musetti, Cobolli, Zeppieri, Sonego e Arnaldi che sono sempre lì a giocarsela con tutti in ogni torneo e sono in continua e costante crescita. C’è poi grande interesse nello scoprire se Matteo Berrettini tornerà quello di un anno e mezzo fa, quando prima di una serie infinita di infortuni giunse fino alla finale di Wimbledon, poi persa contro Novak Djokovic. Matteo continua ad avere diversi problemi, ma la sensazione è che stia lavorando bene e che presto tornerà a tenere alta la bandiera tricolore su ogni palcoscenico.
Siamo certi che la vittoria della Coppa Davis sarà solo un punto di partenza per questo gruppo azzurro che, trainato dallo straordinario talento di Jannik Sinner, nei prossimi anni si toglierà delle grandi soddisfazioni e, soprattutto, le farà togliere ai tanti tifosi che sono stati sempre presenti anche quando le cose non andavano bene.