Un enorme deposito di monete di bronzo del IV secolo d.C., la meravigliosa scoperta nel mare della Sardegna

Un immenso deposito di follis, delle monete di bronzo che vennero introdotte nel 294 d.C. con la riforma di Diocleziano nell’impero romano e poi usate anche dai bizantini, risalente alla prima metà del IV secolo d.C. Siamo nel mare della costa nord orientale della Sardegna, nel territorio di Arzachena, e qui – secondo una prima...

È venuto alla luce nel mare della costa nord orientale della Sardegna, nel territorio di Arzachena, un ricco deposito di follis risalente alla prima metà del IV secolo d.C.

©MiC

Un immenso deposito di follis, delle monete di bronzo che vennero introdotte nel 294 d.C. con la riforma di Diocleziano nell’impero romano e poi usate anche dai bizantini, risalente alla prima metà del IV secolo d.C.

Siamo nel mare della costa nord orientale della Sardegna, nel territorio di Arzachena, e qui – secondo una prima stima – il numero delle grandi monete venute alla luce si aggirerebbe tra i 30mila e i 50mila esemplari. Individuate, inoltre, anche pareti di anfore di produzione africana e, in minor numero, di produzione orientale.

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A scoprire i reperti è stato un privato cittadino che, nel corso di un’immersione, ha notato dei resti metallici a poca profondità, non molto distante dalla costa. In seguito, le immersioni del Nucleo archeologico subacqueo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti


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