I social media e la crudeltà verso gli animali: un’indagine preoccupante

La Coalizione SMAC Asia for Animals ha analizzato 840 video sui social media, individuando almeno 97 specie tenute come animali domestici, tra cui specie in pericolo di estinzione. È importante segnalare i video che mostrano abusi evidenti. L'articolo I social media e la crudeltà verso gli animali: un’indagine preoccupante sembra essere il primo su Scienze Notizie.

La Coalizione SMAC Asia for Animals ha analizzato 840 video sui social media, individuando almeno 97 specie tenute come animali domestici, tra cui specie in pericolo di estinzione. È importante segnalare i video che mostrano abusi evidenti.

I social media stanno promuovendo casi di crudeltà verso gli animali, con la diffusione di video virali che spingono alcuni creatori di contenuti a includere animali selvatici nei loro canali. Questo è il messaggio della Coalizione per la Crudeltà verso gli Animali sui Social Media (SMACC), che ha condotto una ricerca in collaborazione con 13 organizzazioni di protezione degli animali. La Coalizione SMAC Asia for Animals ha analizzato 840 video su Facebook, YouTube, Instagram, TikTok e Twitter tra il 2021 e il 2022, individuando almeno 97 specie tenute come animali domestici, tra cui scimmie ragno in pericolo di estinzione, macachi dalla lunga coda, tigri e oranghi.

È sufficiente una breve ricerca online per trovare video di cuccioli di leone con il pannolino o al guinzaglio, e scimmie vestite o alimentate con cibi inappropriati. Anche se alcuni generi meno dannosi


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