La destra in fuga dal salario minimo: chiesto il rinvio in commissione per affossare i 9 euro l’ora
Il giorno della verità. Sul salario minimo oggi l’Aula della Camera decide il destino della proposta di legge delle opposizioni. Compatte, con l’unica eccezione di Italia Viva. Il testo approda in Aula dopo i due mesi di sospensione chiesti dal governo.
Ma subito è arrivata la richiesta di un rinvio in commissione Lavoro per ulteriori approfondimenti dopo che il Cnel ha predisposto un documento che, di fatto, boccia i 9 euro l’ora. I partiti di opposizione si preparano alle barricate e presentano i risultati della raccolta firme.
Chiesto il rinvio in commissione
Il presidente della commissione Lavoro, Walter Rizzetto, ha chiesto in Aula il rinvio in commissione. Una richiesta legittima per la presidenza della Camera, come spiegato dalla vicepresidente Anna Ascani, dopo le proteste del Movimento 5 Stelle che ritiene inammissibile la richiesta.
Protesta il leader di Azione, Carlo Calenda, parlando di “errore drammatico” della maggioranza. Per la segretaria del Pd, Elly Schlein, la maggioranza butta “la palla in tribuna” e fugge dalla realtà.
Le opposizioni rilanciano la raccolta firme sul salario minimo
In conferenza stampa, prima dell’approdo in Aula
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