Calo demografico: il prezzo delle culle vuote

In Italia nascono pochissimi bambini. Le ragioni della denatalità sono soprattutto economiche. Urgono politiche solide ed efficaci per supportare l’infanzia e l’adolescenza e un vero sostegno alla genitorialità

Questo articolo è pubblicato sul numero 42 di Vanity Fair in edicola fino al 17 ottobre 2023. Per celebrare con i noi i nostri #20annidicambiamento, leggete qui

Mentre l’età media continua a innalzarsi, in Italia nascono pochissimi figli: meno di sette ogni 1.000 abitanti (dati Istat). E mentre cresce il numero di coloro che hanno più di 65 anni (un italiano su quattro), diminuisce quello di chi ha meno di 20 anni (meno di un italiano su cinque). Insomma: saremo sempre meno, e con una percentuale crescente di persone in età senile.

Questo influenzerà strategie e politiche: se, stando alle previsioni, nel 2050 più di un italiano su tre avrà oltre 65 anni, i desideri, i sogni, le lotte prioritarie saranno quelle di una popolazione ben più interessata a conservare che a immaginare. Senza contare, del resto, che verrà a mancare in questo modo chi potrà prendersi cura degli anziani non autosufficienti.

Una tragedia inesorabile, sotto gli occhi di tutti eppure nei fatti


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