Le città a 15 minuti
Avete mai sentito parlare del concetto di “città a 15 minuti”?
(Tempo di lettura 6 minuti).
Di questi tempi potrebbe essere una delle soluzioni più efficaci di rigenerazione urbana e di sostenibilità per gli effetti che ne scaturirebbero. Parigi, Melbourne, Montreal, Stoccolma, Austin, Oslo stanno studiando e attuando passaggi a questo concetto. Alcune città (Bogotà ne è un esempio eccellente, trovate il link in sinossi) l’hanno già adottato.
Le città a 15 minuti
Il concetto è una visione urbanistica e di pianificazione urbana che mira a creare ambienti urbani più sostenibili, accessibili e vivibili per i residenti. L’idea principale è quella di progettare le città in modo tale che le persone possano accedere facilmente a tutti i servizi e le necessità quotidiane entro 15 minuti a piedi, in bicicletta o utilizzando il trasporto pubblico. Questo approccio promuove la riduzione della dipendenza dall’uso dei veicoli privati, riducendo il traffico, l’inquinamento atmosferico e il tempo impiegato negli spostamenti.
Le città a 15 minuti si concentrano su vari aspetti, tra cui:
- Mix funzionale: Pianificazione urbana che integra residenze, servizi, negozi, luoghi di lavoro e spazi pubblici all’interno delle comunità, riducendo la necessità di spostamenti a lungo raggio.
- Trasporto sostenibile: Promozione di modi di spostamento sostenibili come la bicicletta, a piedi e il trasporto pubblico efficiente per ridurre l’uso dell’automobile privato.
- Verde e spazi pubblici: Creazione di aree verdi, parchi e spazi pubblici accessibili per migliorare la qualità della vita e l’accessibilità.
- Riduzione dell’inquinamento: Limitare l’inquinamento dell’aria e acustico, nonché il consumo di risorse, attraverso l’adozione di soluzioni sostenibili.
L’obiettivo è rendere le città più resistenti, vivibili e salutari per i loro abitanti, riducendo al contempo l’impatto ambientale. Questa idea è stata promossa da urbanisti e piani direttori in varie città in tutto il mondo come una risposta alla crescita urbana sostenibile e alle sfide legate all’urbanizzazione. Sebbene il concetto di “città a 15 minuti” presenti vantaggi evidenti in termini di sostenibilità, qualità della vita e accessibilità, ci sono anche alcune sfide e svantaggi da considerare. Ne riporto alcuni dei più significativi che sono tutti riferibili alla progettazione e al cambiamento.
- Costi di implementazione: La trasformazione di una città in una “città a 15 minuti” può richiedere investimenti significativi in infrastrutture, trasporti pubblici, spazi verdi e servizi. Questi costi possono essere un onere per le amministrazioni locali e richiedere finanziamenti a lungo termine.
- Resistenza al cambiamento: Gli abitanti delle città possono resistere ai cambiamenti nelle loro routine quotidiane, specialmente se comportano modifiche significative nei percorsi e negli stili di vita. La resistenza può rallentare il processo di trasformazione.
- Rischio di gentrificazione: L’implementazione di progetti di “città a 15 minuti” potrebbe portare alla gentrificazione, che altri non è che la speculazione, un aumento dei prezzi delle case che potrebbe escludere i residenti a basso reddito dalle aree rinnovate, e una perdita di identità culturale.
- Necessità di densificazione: Per rendere possibile una “città a 15 minuti”, spesso è necessario aumentare la densità abitativa. Questo può causare preoccupazioni relative all’overcrowding, alla perdita di spazi aperti e a problemi di congestione del traffico nelle aree urbane.
- Adattabilità ai contesti locali: Non tutte le città sono uguali, e il modello delle “città a 15 minuti” potrebbe non adattarsi bene a tutte le realtà urbane. È importante personalizzare le soluzioni per adattarle alle esigenze specifiche di ciascuna città.
- Sfide infrastrutturali: La conversione in una “città a 15 minuti” potrebbe richiedere la riprogettazione o l’aggiornamento delle infrastrutture esistenti, il che può essere complesso e costoso.
- Equità nell’accesso: Garantire che tutti i residenti abbiano accesso ai servizi e alle opportunità in una “città a 15 minuti” può essere una sfida, specialmente nelle aree con disuguaglianze socioeconomiche.
- Sostenibilità a lungo termine: È importante assicurare che le iniziative di “città a 15 minuti” siano sostenibili a lungo termine, in modo da mantenere i benefici desiderati nel tempo.
In generale, la creazione di “città a 15 minuti” richiede una pianificazione approfondita e una considerazione attenta delle esigenze locali e un coinvolgimento attivo della comunità al fine di affrontare queste sfide e massimizzare i vantaggi del concetto.
Viterbo ad esempio è una città a settori e potrebbe facilmente adattarsi al concetto, anche se con un piccolo sforzo, proprio per le misure, è già di suo una città da 15 minuti. C’è un altro ma…
E’ evidente che in un’era in cui degli idioti sono la massima espressione di oceani siderali di idioti, una soluzione che potrebbe aiutare la nostra specie è stata immediatamente catalogata come una delle principali evidenze della teoria del complotto.
Nel 2023 sono iniziate a fiorire teorie cospirative infondate sul concetto dei 15 minuti, che descrivevano il modello come uno strumento di oppressione da parte del governo. Queste affermazioni sono spesso parte o collegate ad altre teorie del complotto che affermano che i governi occidentali cercano di opprimere le loro popolazioni, come QAnon, le teorie anti-vaccini o la disinformazione anti-5G. I sostenitori del concetto dei 15 minuti, incluso Carlos Moreno, uno degli ideatori, hanno ricevuto minacce di morte.
Alcuni teorici della cospirazione confondono il concetto dei 15 minuti con l’approccio britannico dei quartieri a basso traffico, che include scanner di targhe in alcune implementazioni. Ciò ha portato i teorici della cospirazione ad affermare che il modello dei 15 minuti multerebbe i residenti per aver lasciato i loro distretti di origine o che confinerebbero le persone in “prigioni a cielo aperto”.
I sostenitori del complotto credono che il World Economic Forum (WEF) toglierà la libertà alle persone e le rinchiuderà nelle loro case con il pretesto del cambiamento climatico.[Tali convinzioni rientrano in una rete più ampia di teorie del complotto che circondano il concetto di “Grande Reset” tipica del liberismo trumpiano e dell’individualismo più sfrenato.
Quei simpaticoni di QAnon hanno affermato che il deragliamento di un treno che trasportava sostanze chimiche pericolose nel febbraio 2023 a East Palestine, nell’Ohio, faceva parte di un complotto deliberato per costringere i residenti rurali a spostarsi in città di 15 minuti per limitare la loro libertà personale.
E niente. Siamo tutti ostaggi dell’aggregazione mondiale di cretini.
Fonte:
https://www.nature.com/articles/s41599-022-01145-0
Atre sorgenti
https://www.mdpi.com/2624-6511/5/4/69
https://dutpartnership.eu/the-dut-partnership/the-15-minute-city-transition-pathway-15mc/
https://www.thelancet.com/journals/lanplh/article/PIIS2542-5196(22)00014-6/fulltext
https://bogota.gov.co/en/international/bogota-among-100-most-sustainable-cities-world-says-study