Reddito di cittadinanza, la truffa di 600 percettori grazie a tre esercenti: giro d’affari milionario
Tre esercenti di Milano sono stati indagati perché consentivano a dei cittadini stranieri (soprattutto somali) di monetizzare il Reddito di cittadinanza che percepivano indebitamente. In cambio dovevano consegnare delle somme in contanti, trattenendo su ogni transazione una percentuale che poteva essere tra il 10% e il 15%.
L’inchiesta dei carabinieri del gruppo Tutela lavoro sugli stranieri beneficiari del Reddito di cittadinanza ha permesso di scoprire che queste persone usufruivano del sostegno senza averne i requisiti e ha scoperto l’illecita monetizzazione tramite commercianti compiacenti.
Monetizzavano con il Reddito di cittadinanza: l’indagine dei carabinieri
A dicembre era già finito ai domiciliari, su disposizione del gip, un bengalese titolare di uno dei tre esercizi ora finito nel mirino degli investigatori: si tratta di un internet point e commercio al dettaglio di apparecchiature telefoniche. Il titolare sarebbe ritenuto responsabile di riciclaggio continuato e di abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento.
Sono stati denunciati gli altri due esercenti. Le indagini sono iniziate nel febbraio del 2021 e hanno portato a individuare diversi cittadini di origine somala che percepivano il Reddito in maniera indebita.
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