Umbria. Il mistero dei 47 bambini del V secolo che dormono per sempre nelle anfore. Scavi e simboli stregoneschi
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Perchè tanti bambini – almeno 47 – furono posti a dormire, per sempre, in quelle cinque stanze dell’antica villa romana, dove furono messi pure lacerti di cuccioli di cane e altri oggetti del repertorio oscuro? I piccoli furono adagiati su tegole o sistemati all’interno di vasi. Ad alcuni fu occluso il grido con un sasso. La villa era in rovina.
Era il quinto secolo dopo Cristo. L’edificio era ormai abbandonato, da un paio di secoli ma una piccola comunità dislocata nei dintorni tornò in quel luogo per una cerimonia reiterata, svolta però in un lasso limitato di tempo.
Oltre ai bambini d’età compresa tra un periodo prenatale e i 10 anni gli archeologi hanno trovato, nelle stesse stanze e nelle stesse pile una bambola intagliata nell’osso e privata degli arti, un braccialetto infantile, una coppia di calderoni di bronzo, messo uno sopra l’altro; una pentola in posizione rovesciata, al di sotto della quale si nascondeva un recipiente in vetro per il versamento di liquidi e un osso di mammifero.
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