Francia, continuano le proteste per Nahel. Quanto costano al paese?

Continuano le proteste in Francia dopo l'uccisione di Nahel da parte della polizia. Ecco quanto costano al paese

Dopo gli appelli della madre di Mounia, madre di Nahel, 17 enne nordafricano ucciso da un agente della polizia francese vicino a un’auto della banlieu parigina di Nanterre, iniziano a placarsi le proteste in Francia. Dopo 5 notti di scontri, saccheggi e violenze, ora pare che gli animi si stiano placando: la scorsa notte ci sono stati infatti solo 719 arresti, contro i 1.300 della precedente. Nel weekend si sono registrati scontri anche a Losanna, nella Svizzera francese. I disordini sono dovuti al presunto movente razzistico dietro l’omicidio del giovane nordafricano.

I fatti ricordano le proteste del 2005 nelle banlieu parigine dopo l’uccisione di due giovani in una sottostazione elettrica dopo l’inseguimento da parte della polizia, cui seguì la dichiarazione di stato di emergenza per quasi 2 mesi da parte dell’allora presidente francese Sarkozy. Le proteste degli ultimi giorni stanno avendo anche ingenti costi economici per la Francia. Ecco un bilancio dei danni.

La conta dei danni in Francia

Secondo il ministro delle Finanze Bruno Le Maire, circa 10 centri commerciali, più di 200 supermercati, 250 tabaccherie e 250 sportelli bancari sono stati


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