Viterbo in Festa: L’emergere di un Conflitto in Consiglio Comunale
La nascita dell’evento “Viterbo in Festa” è stata causata dall’assenza del Comune, così afferma Alvaro Ricci, capogruppo del Partito Democratico, in seguito alle polemiche scaturite sui social media dopo l’inaugurazione dell’evento, coinvolgendo cittadini, organizzatori e il Comune stesso. Si è venuta a creare una controversia virtuale tra due fazioni opposte: una, apparentemente maggioritaria, che critica il Comune per non aver organizzato “Viterbo in Fiore”, e l’altra che lo esonera da responsabilità poiché ha contribuito all’organizzazione di “Viterbo in Festa”.
Viterbo in Festa: L’emergere di un Conflitto in Consiglio Comunale
Questo acceso dibattito mediatico coinvolge diverse figure, tra cui consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, e la stessa sindaca, la quale, di fronte agli attacchi di una cittadina che le rimproverava di appropriarsi indebitamente dei meriti di “Viterbo in Festa” e di non aver fatto nulla nel suo primo anno di mandato, ha sottolineato il legame di parentela tra la cittadina e il consigliere comunale del Partito Democratico, Alvaro Ricci.
La sindaca ha dichiarato che, nelle città ben amministrate, commercianti e imprenditori collaborano con l’amministrazione e le associazioni per animare le strade, e questo è ciò che sta accadendo con “Viterbo in Festa”. L’evento è stato organizzato grazie all’iniziativa delle associazioni e al sostegno del Comune, che ha contribuito con uno stanziamento di 18.500 euro, la concessione gratuita del suolo pubblico e degli spazi comunali, e l’assistenza di un intero settore guidato dal vice sindaco per superare ostacoli e burocrazie.
La consigliera comunale Lina delle Monache (PD) interviene in difesa della figlia di Ricci, sostenendo che lei ha espresso la sua opinione da cittadina e ha collaborato con gli organizzatori. Accusarla di secondi fini e di essere legata all’opposizione sarebbe ingiusto e propagandistico.
Anche la presidente del consiglio, Letizia Chiatti, e l’assessore Stefano Floris intervengono nella discussione, ribadendo che l’Amministrazione ha partecipato attivamente a “Viterbo in Festa”, sia dal punto di vista economico sia mettendo a disposizione il personale degli uffici di vari settori.
Tuttavia, Alvaro Ricci contesta le affermazioni della sindaca riguardo al fatto che il Comune non avrebbe mai organizzato eventi come “San Pellegrino in Fiore”, sottolineando che il Comune aveva un rapporto convenzionale sia con Caffeina sia con San Pellegrino in Fiore, ai quali stanziava rispettivamente 50.000 e 80-90.000 euro. Secondo Ricci, l’evento “Viterbo in Festa” è nato proprio a causa dell’assenza del Comune e della cancellazione di “Viterbo in Fiore”. Infine, riguardo alla gratuità degli spazi pubblici concessi, Ricci critica aspramente il Comune, definendo assurdo che potesse anche solo pensare di far pagare il suolo pubblico a chi stava organizzando un evento che avrebbe dovuto essere organizzato dal Comune stesso
FM / lacittanews /credit:.depositphotos
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