
Dalla Bielorussia al Sudafrica. Perché preoccuparsi delle esercitazioni russe
Mosca e Minsk hanno lanciato un’importante esercitazione militare congiunta in territorio bielorusso, con il coinvolgimento di unità terrestri e aeree. Secondo il ministero della Difesa della repubblica ex-sovietica, “tutti gli aeroporti e i terreni d’addestramento delle Forze aeree e di Difesa aerea delle Forze armate bielorusse saranno coinvolte nelle esercitazioni tattiche di volo”. Mosca contribuisce […]
Mosca e Minsk hanno lanciato un’importante esercitazione militare congiunta in territorio bielorusso, con il coinvolgimento di unità terrestri e aeree. Secondo il ministero della Difesa della repubblica ex-sovietica, “tutti gli aeroporti e i terreni d’addestramento delle Forze aeree e di Difesa aerea delle Forze armate bielorusse saranno coinvolte nelle esercitazioni tattiche di volo”. Mosca contribuisce con numerose unità, dai caccia agli elicotteri, il cui arrivo è stato documentato nel corso dell’anno scorso in maniera non ufficiale. Le esercitazioni, che continueranno fino a febbraio, riguarderanno la ricognizione aerea, la difesa da attacchi aerei e la copertura aerea di importanti obiettivi e comunicazioni.
L’allarme di Kiev
Nel frattempo Kiev ha lanciato l’allarme sulle esercitazioni, esprimendo il timore che le manovre possano essere utilizzate per coprire una nuova offensiva terrestre russa che parta dalla repubblica alleata, magari con il coinvolgimento anche delle Forze armate bielorusse. Nonostante il Cremlino abbia negato di stare facendo pressione sul presidente bielorusso Alexander Lukashenko, e nonostante le dichiarazioni di Minsk di non avere la volontà di entrare nel conflitto, Kiev ha messo in guardia gli
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