Covid, la Cina fa paura: all’aeroporto di Malpensa tornano i tamponi per chi arriva dal Paese
A Malpensa tornano i tamponi per chi arriva dalla Cina: la decisione è stata assunta dalla Ats Insubria, su indicazione della Regione Lombardia, alla luce dell’aumento dei contagi Covid nel Paese. Entrata in vigore ieri, la misura resterà in uso, allo stato attuale, fino al 30 gennaio. La direzione generale welfare della Regione ha comunque precisato che «la richiesta non è obbligatoria». «Si tratta di una misura di prevenzione che serve anche ad accertare il tipo di variante Covid di chi arriva dal Paese asiatico», si legge in una nota, che sottolinea come «al momento sono stati eseguiti 210 tamponi. È stato già avviato il sequenziamento e domani si avranno i primi risultati». Malpensa è il primo aeroporto in Italia e in Europa a introdurre la misura.
A Malpensa obbligo di tampone molecolare per chi arriva dalla Cina
«Si registra nel Paese un elevato numero di infezioni da Covid con la conseguente forte pressione per il sistema sanitario cinese», si legge nell’avviso pubblicato su “Viaggiare sicuri“, al quale rimanda lo stesso sito dell’aeroporto. Nel testo si informano i passeggeri del fatto che «la Regione Lombardia ha dato indicazione alla Ats Insubria, di riferimento per l’aeroporto di Malpensa, di sottoporre a tampone molecolare di screening per Covid-19 tutti i passeggeri/operatori provenienti dalla Cina. Tale disposizione ha attivazione immediata con scadenza 30 gennaio 2023 salvo diversa rivalutazione della situazione epidemiologica».
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Non solo la Lombardia, anche il Giappone decide una stretta
Anche il Giappone ha annunciato una stretta sui controlli: chiunque arriverà dalla Cina dovrà effettuare un tampone per rilevare il Covid-19. Se positivo, dovrà isolarsi per sette giorni in un centro di quarantena. I controlli di emergenza alle frontiere diventeranno operativi da venerdì, ha spiegato il premier Kishida Fumio, segnalando anche
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