Papa Francesco: “Non trasformate il Natale in una festa della vanità. L’amore di Dio non è mieloso”
Un aspetto che “risalta nel presepe è la povertà, intesa come rinuncia ad ogni vanità mondana. Scrive San Francesco di Sales. ‘Dio mio! quanti santi affetti fa sorgere questa nascita nei nostri cuori! Soprattutto, però, ci insegna la perfetta rinunzia a tutti i beni, a tutte le pompe di questo mondo. Io non so, ma non trovo altro mistero io cui si mescolino così soavemente la tenerezza e l’austerità. L’amore e il rigore. La dolcezza e l’asprezza’. Sì, stiamo attenti a non scivolare nella caricatura mondana del Natale, ridotta a una festa consumistica e sdolcinata”. Così Papa Francesco nell’udienza generale. Incontrando gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Papa Francesco: l’amore di Dio non è mieloso
“No, l’amore di Dio non è mieloso, ce lo dimostra la mangiatoia di Gesù – continua – Non è un buonismo ipocrita che nasconde la ricerca dei piaceri e delle comodità. I nostri vecchi che avevano conosciuto la guerra e anche la fame lo sapevano bene”, dice ancora il Pontefice. “Il Natale è gioia e festa, certamente, ma nella semplicità e nell’austerità”. E concludiamo con un pensiero di San Francesco di Sales che ho ripreso anche nella Lettera Apostolica. “Lo dettò alle Suore Visitandine, pensate, due giorni prima di morire, il 26 dicembre 1622. Diceva: ‘Vedete Gesù Bambino nella greppia? Riceve tutte le ingiurie del tempo, il freddo. E tutto quello che il Padre permette che gli accada – spiega Bergoglio ai fedeli – non rifiuta le piccole consolazioni che sua madre gli dà. Non è scritto che tenda mai le sue mani per avere il seno di sua Madre, ma lasciò tutto alla cura e alla preveggenza di lei. Così non dobbiamo desiderare nulla né rifiutare nulla,
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