Missione Mps. Le due strade di Giorgia Meloni per Siena

Due strade ma un solo destino. Ovvero la restituzione del Monte dei Paschi al mercato, previe nozze. Messo in cassaforte l’aumento di capitale da 2,5 miliardi senza il quale la banca più antica del mondo non avrebbe potuto mandare in porto il piano industriale rimanere sulle sue gambe, almeno per un po’, è tempo di […]

Due strade ma un solo destino. Ovvero la restituzione del Monte dei Paschi al mercato, previe nozze. Messo in cassaforte l’aumento di capitale da 2,5 miliardi senza il quale la banca più antica del mondo non avrebbe potuto mandare in porto il piano industriale rimanere sulle sue gambe, almeno per un po’, è tempo di capire come si muoverà il governo di Giorgia Meloni. Se, cioè, comprerà tempo come pare stia accadendo su Ita, forte dei due anni di proroga (ormai uno e mezzo) concessi dall’Europa, oppure prenderà il toro per le corna, decidendo di mettersi a caccia di quelle banche disposte a rilevare Mps, un pezzo ciascuna.

Formiche.net ha sondato ambienti vicini a Siena, che raccontano una sorta di bivio. Con una premessa. E cioè che Rocca Salimbeni, da sola non ci può rimanere, per il semplice fatto che oggi non è una banca in grado di stare al passo con gli altri istituti, italiani o stranieri che siano, decisamente più scattanti. E poi ci sono i conti, non a prova di bomba (nei primi sei mesi


Leggi tutto: https://formiche.net/2022/11/mps-banche-governo-meloni/


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