Iran: i giocatori non cantano l’inno nazionale in segno di protesta contro il regime

Iran: i giocatori non cantano l'inno nazionale in segno di protesta contro il regimeeurosport.it

C’era grande attesa per conoscere l’atteggiamento dei giocatori iraniani al momento dell’esecuzione dell’inno nazionale del loro Paese. Ebbene, la risposta è prontamente arrivata prima del calcio d’inizio di Inghilterra-Iran, match di debutto della squadra di Queiroz ai Mondiali di Qatar 2022. Una risposta inequivocabile: tutti i giocatori, abbracciati e schierati al centro del campo, hanno ascoltato in silenzio l’inno senza cantarlo. Una reazione che, come prevedibile, non è passata inosservata e che viene all’unanimità considerata come un segno di plateale protesta nei confronti del regime iraniano, che nell’ultimo periodo si è reso protagonista di violente repressioni che hanno preso di mira, in particolare, le donne.

L’esecuzione dell’inno dell’Iran è stato inoltre accompagnato dai fischi di buona parte dei tifosi presenti allo stadio internazionale di Khalifa. Le telecamere hanno anche inquadrato alcune sostenistrici iraniane in lacrime, evidentemente toccata emotivamente sia dal momento vissuto in tribuna, sia da quanto sta accadendo nel loro Paese. Ricordiamo che, proprio per il mancato rispetto dei diritti civili della popolazione, un gruppo di sportivi e attivisti iraniani aveva chiesto l’eclusione della Nazionale di Queiroz dalla fase finale

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