Non è uno scherzo: la Lega ha proposto un bonus fino a 20mila euro per chi si sposa in chiesa
Dopo il ddl Gasparri sul concepimento e la personalità giuridica del feto, pensavamo di averle viste tutte. E invece no: il Parlamento più ultra–cattolico della storia repubblicana ha pensato bene di superarsi in inventiva, presentando un disegno di legge che propone di fornire un sostegno alla buona e vecchia famiglia tradizionale.
Come? Prevedendo dei bonus per le coppie che scelgono di sposarsi. Badate bene, però: stando al testo del disegno di legge depositato dai leghisti Domenico Furgiuele, Simone Billi, Ingrid Bisa, Alberto Gusmeroli ed Erik Pretto, questo vantaggio (un credito d’imposta fino a 20mila euro) potrà spettare soltanto alle coppie che sceglieranno di sposarsi in chiesa, abbandonando un rito eretico come quello civile.
In particolare, il bonus sarà utilizzabile «Per le spese documentate connesse alla celebrazione del matrimonio religioso, quali la passatoia e i libretti, l’addobbo floreale, gli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, il servizio di acconciatura e il servizio fotografico — così è scritto nel testo depositato — a decorrere dal primo gennaio 2023, è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda nella misura del 20 per cento
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