Ha ucciso il figlio di 10 anni, il padre contro la condanna all’ergastolo: “Sentenza ingiusta”
Omicidio del piccolo Matias, il padre contro la condanna all’ergastolo: “Sentenza ingiusta”. Il difensore di Mirko Tomkow, l’avvocato Pier Paolo Grazini – l’unico rimasto dopo la rinuncia all’incarico dell’altro legale, l’avvocato Sabina Fiorentini -, lunedì scorso ha depositato il ricorso in appello contro la condanna all’ergastolo per omicidio volontario pluriaggravato. Ventisette pagine per spiegare perché, secondo la difesa, si è trattato invece di un omicidio colposo: “La nastratura sul viso del bambino non è stata messa al fine di uccidere ma all’evidente fine di farlo tacere”.
Quella emessa l’8 luglio scorso dalla corte d’assise del tribunale di Viterbo, che in primo grado ha condannato Tomkow all’ergastolo con un anno di isolamento diurno per l’omicidio del figlio di 10 anni e per maltrattamenti nei confronti della compagna, è per la difesa una “sentenza, pur nella consapevolezza della indiscussa violenza e gravità dei comportamenti, ingiusta ed illegittima”. Secondo il legale, “la sentenza fa di tutto per poter arrivare alla condanna”.
L’omicidio è stato commesso esattamente un anno fa: il 16 novembre 2021. Da quel giorno Tomkow, manovale polacco di 45 anni, è recluso
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