Mesopotamia: eccezionali scoperte archeologiche della Statale di Milano in Kurdistan

Ad Helawa, nel Kurdistan iracheno, nell’antica Mesopotamia settentrionale la missione archeologica dell’Università degli Studi di Milano ha riportato alla luce una serie di strutture circolari abitative (tholoi) del periodo Halaf (VI e il V millennio a.C.): con focolari, fornetti e istallazioni, associate alla tipica e bellissima ceramica policroma dipinta di questa fase culturale, e un […] L'articolo Mesopotamia: eccezionali scoperte archeologiche della Statale di Milano in Kurdistan sembra essere il primo su Secolo d'Italia.

Ad Helawa, nel Kurdistan iracheno, nell’antica Mesopotamia settentrionale la missione archeologica dell’Università degli Studi di Milano ha riportato alla luce una serie di strutture circolari abitative (tholoi) del periodo Halaf (VI e il V millennio a.C.): con focolari, fornetti e istallazioni, associate alla tipica e bellissima ceramica policroma dipinta di questa fase culturale, e un successivo edificio con muri in mattoni crudi formato da piccole stanze quadrangolari e ambienti rettangolari di maggiori dimensioni, probabilmente una grande abitazione, databile alla fine del VI millennio a.C. (periodo di Ubaid).

Ricerche guidate dal professor  Luca Peyronel

I vani di quest’ultimo edificio erano provvisti di installazioni di vario tipo e al loro interno sono stati recuperati numerosi strumenti in selce, pestelli e lisciatoi in pietra e ceramica dalla caratteristica decorazione dipinta monocroma. “Si tratta di una scoperta del più grande interesse per la ricostruzione di un periodo cruciale di sviluppo delle comunità di agricoltori e allevatori nella Mesopotamia settentrionale, documentato per la prima volta in una sequenza stratificata nella piana di Erbil”: lo  spiega una nota del gruppo interdisciplinare di ricerche guidato da Luca Peyronel, docente di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico, del dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici dell’Università Statale di Milano.

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Gli archeologi hanno lavorato su tre zone

Nel sito di Aliawa, che si caratterizza per una lunghissima e ininterrotta sequenza occupazionale dal periodo protostorico fino all’epoca islamica, invece, gli archeologi hanno lavorato in tre zone differenti, riporta l’Adnkronos: nella parte più elevata del sito, alla base del declivio meridionale e nella città bassa. Nell’area è stato riportato alla luce un settore di un imponente edificio di epoca ellenistica (IV secolo a.C.) verosimilmente collegato a un bastione difensivo di un centro fortificato dal carattere spiccatamente militare. Una


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