Trentodoc Festival, entra nel vivo la festa delle bollicine di montagna
Dopo l’inaugurazione di ieri, venerdì 7 ottobre, il primo Trentodoc Festival era nel vivo. Tre giorni di appuntamenti nei luoghi dell’arte e in cantina, dove il mosto diventa qualità. Fino a domenica 9 ottobre, il Festival valorizza la città di Trento e le 64 case spumantistiche che fanno riferimento all’Istituto Trento Doc.
Su il sipario sul Trentodoc Festival
Passione bollicine di montagna
«Un ulteriore impulso alla crescita del settore, una strada che richiede impegno, entusiasmo e competenza e chiama in causa anche i tanti giovani che sono protagonisti di questo brand» ha evidenziato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso del momento inaugurale, presentato dal capo Ufficio stampa della Provincia, Giampaolo Pedrotti ed ospitato dal chiostro degli Agostiniani. Dodici milioni di bottiglie, per un fatturato che nel 2021 ha raggiunto i 150 milioni di euro.
Le bollicine di montagna hanno avuto un’accelerazione rispetto al 2020 del 40% e rispetto al 2019 del 23%. «Una vera esplosione – l’ha definita il presidente Fugatti – che ha portato le bollicine di montagna sui grandi palcoscenici internazionali. Un prodotto che è motivo di orgoglio per il Trentino e che legittima la scelta di promuovere questo Festival».
Un festival importante per il territorio
Meraviglia ed emozione sono le parole usate dall’assessore provinciale all’agricoltura, Giulia Zanotelli, nel parlare di questo grande evento: «Il percorso che ci ha portato all’organizzazione di questo Festival ha richiesto grande impegno e la collaborazione di diverse realtà. Celebriamo dunque questa perla made in Trentino, che nasce dall’amore delle case spumantistiche per la nostra terra: agricoltori che hanno scommesso sull’innovazione, lavorando sulla qualità. L’amministrazione provinciale crede nella valorizzazione dell’enoturismo e continuerà a lavorare per favorire il
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