Morte di Maria Sestina Arcuri: la corte d’assise d’appello vuole sentire nonna del fidanzato, Ris e consulenti
Processo bis per la morte di Maria Sestina Arcuri: la corte d’assise d’appello di Roma sentirà la nonna del fidanzato, i Ris e i consulenti tecnici. No, invece, a nuove perizie. È quanto hanno deciso i giudici nel processo di secondo grado per la morte della 26enne precipitata dalle scale di casa a Ronciglione nella notte tra il 3 e il 4 febbraio 2019. Il fidanzato Andrea Landolfi Cudia, in primo grado, è stato assolto dal tribunale di Viterbo dalle accuse di omicidio volontario e omissione di soccorso e condannato a 4 anni per lesioni alla nonna.
Morte di Maria Sestina Arcuri, la famiglia vuole la condanna per il fidanzato: “È un violento”
Ieri via al processo di appello. Assente Landolfi, presenti invece la nonna Mirella Iezzi, la zia, la madre e uno dei fratelli di Maria Sestina. I giudici hanno disposto la riapertura dell’istruttoria dibattimentale: bocciata la richiesta del sostituto procuratore generale di disporre nuove perizie, è stato invece deciso che verranno sentiti i consulenti tecnici, quelli del Ris e la nonna di Landolfi. La prossima udienza è fissata per il primo dicembre. “La corte di appello di assise avrà la possibilità di comprendere la consistenza e le capacità dei consulenti – affermano i difensori di Landolfi, gli avvocati Serena Gasperini e Daniele Fabrizi -. Confidiamo in un’assoluzione anche in appello”.
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