Nello stesso giorno scopre di essere incinta e di avere un tumore, muore a 36 anni. Il marito: “Racconterò a mia figlia quanto sua madre fosse speciale”
Quanto coraggio serve per riuscire, a soli 35 anni, ad affrontare la morte improvvisa della compagna di vita con la quale si era programmato tutto un futuro ancora da vivere e, allo stesso tempo, a crescere una figlia di appena 10 mesi? Lo sa bene Matteo Grotti, 35enne originario di Rontagnano – piccola frazione di Sogliano al Rubicone, nel cesenate – e residente a San Zaccaria. Il 31 luglio scorso Matteo ha vissuto il giorno più buio, il più brutto della sua vita: sua moglie, la 36enne ravennate Elisabetta Socci, è morta a causa di un tumore che le era stato diagnosticato appena un anno e 5 mesi prima. In tutto ciò Matteo non ha neanche avuto modo – come è concesso a tutti in queste situazioni terribili – di perdersi un istante, di lasciarsi andare allo sconforto, perchè aveva una grande responsabilità al suo fianco, la più grande di tutti: sua figlia Cecilia, rimasta orfana di madre a soli 10 mesi. E allora quel dolore, Matteo, lo ha trasformato in spinta vitale per continuare a vivere e a dare alla sua bambina anche quell’amore che la madre non potrà più darle. Oggi il coraggiosissimo papà vuole essere da esempio per chi si trova in una situazione simile, vuole dire a tutti che si può sopravvivere anche al dolore più grande e che dobbiamo godere di ogni momento, “perchè non siamo noi che controlliamo il tempo”.
“Io ed Elisa (la chiama teneramente così, ndr) ci siamo conosciuti nel 2015 al matrimonio di un amico comune, eravamo allo stesso tavolo -racconta Matteo – Ci siamo scambiati i numeri di telefono e abbiamo continuato a sentirci, finchè non abbiamo iniziato a frequentarci e ci siamo innamorati. Dopo un anno e mezzo siamo