
Hiroshima, 80 anni dopo: la ferita aperta dell’umanità e l’urlo dei sopravvissuti contro le armi nucleari
6 agosto 1945, ore 8:15 del mattino. Un bagliore accecante, poi il silenzio infranto solo dalle urla. In pochi secondi, Hiroshima veniva cancellata dalla mappa e dalla vita (tre giorni sarebbe toccato a Nagasaki). L’umanità varcava una soglia senza ritorno con il lancio di “Little Boy”, la prima bomba atomica mai usata in guerra. Morirono...
Il 6 agosto 1945 il lancio della bomba atomica su Hiroshima. A 80 anni da quel giorno, i sopravvissuti – sempre più anziani – continuano a testimoniare l’orrore nucleare. In un mondo dove la minaccia atomica riaffiora e la memoria vacilla, Hiroshima resta un monito vivo: la pace non è scontata, ma una scelta da rinnovare ogni giorno
6 Agosto 2025
6 agosto 1945, ore 8:15 del mattino. Un bagliore accecante, poi il silenzio infranto solo dalle urla. In pochi secondi, Hiroshima veniva cancellata dalla mappa e dalla vita (tre giorni sarebbe toccato a Nagasaki).
L’umanità varcava una soglia senza ritorno con il lancio di “Little Boy”, la prima bomba atomica mai usata in guerra. Morirono tra le 70.000 e le 90.000 persone sul colpo. Alla fine dell’anno, i morti erano oltre 140.000, tra ustioni, radiazioni e crolli. Tre giorni dopo, Nagasaki subì la stessa sorte. Il Giappone si arrese, e la Seconda Guerra Mondiale terminò. Ma il
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