
“Cattureremo la CO2 per trasformarla in roccia”: intervista all’astrofisico Giuliano Antoniciello, l’astrofisico fondatore di CarpeCarbon
A volte, per trovare una soluzione ai problemi della Terra, aver guardato a lungo le stelle aiuta. Lo sa bene Giuliano Antoniciello, fisico piemontese di 35 anni con un dottorato in astrofisica, che dopo aver studiato i pianeti extrasolari ha rivolto il suo ingegno verso una sfida più vicina: liberare l’atmosfera del nostro Pianeta dalla...
A volte, per trovare una soluzione ai problemi della Terra, aver guardato a lungo le stelle aiuta. Lo sa bene Giuliano Antoniciello, fisico piemontese di 35 anni con un dottorato in astrofisica, che dopo aver studiato i pianeti extrasolari ha rivolto il suo ingegno verso una sfida più vicina: liberare l’atmosfera del nostro Pianeta dalla CO2 fossile, la causa principale della crisi climatica.
È lui il co-fondatore di CarpeCarbon, la startup italiana che si è posta questo obiettivo tanto ambizioso quanto controverso.
In un mondo in cui si discute di decarbonizzazione come unica via, Antoniciello e il suo team ci spiegano perché ciò non è più sufficiente. La loro idea si è trasformata in una tecnologia brevettata in grado di “catturare” la CO2 e trasformarla in roccia, stoccandola in modo permanente per decine di migliaia di anni. La vera rivoluzione? Aver “de-elettrificato” il processo, rendendolo indipendente dal consumo massiccio di energia che ha sempre frenato questo settore.
Giuliano Antoniciello ci racconta come funziona questa tecnologia, perché non si tratta di un “alibi per continuare a inquinare” e, soprattutto, perché può
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