
Archeologi scoprono una nuova città perduta in Perù di 3500 anni fa che riscrive la storia (e ci dà una bella lezione)
Nel cuore del nord del Perù, a 600 metri sul livello del mare, tra le colline aride della provincia di Barranca, è riemersa dal terreno una città antichissima. Si chiama Peñico, ha almeno 3.500 anni, ed è destinata a cambiare per sempre il modo in cui guardiamo alla storia delle civiltà americane. Non si tratta...
Scoperta nel nord del Perù un’antichissima città con pianificazione urbanistica evoluta, costruita su un’altura per difendersi dai disastri naturali
10 Luglio 2025
©gob.pe
Nel cuore del nord del Perù, a 600 metri sul livello del mare, tra le colline aride della provincia di Barranca, è riemersa dal terreno una città antichissima. Si chiama Peñico, ha almeno 3.500 anni, ed è destinata a cambiare per sempre il modo in cui guardiamo alla storia delle civiltà americane.
Non si tratta solo di un agglomerato di pietra e fango, ma di un centro urbano progettato con estrema intelligenza, costruito in posizione strategica per resistere a inondazioni e instabilità climatiche. A darne l’annuncio è l’archeologa Ruth Shady, direttrice della Zona Archeologica di Caral e studiosa di quella che è considerata la più antica civiltà delle Americhe, fiorita oltre 5.000 anni fa.
Non solo Caral
Dagli scavi archeologici sono emerse strutture in pietra e fango, tra cui una costruzione circolare posta su un
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