No, le cipolle non ci odiano, ecco perché ci fanno piangere

Chiunque abbia mai affettato una cipolla conosce bene quel fastidio bruciante agli occhi, accompagnato da lacrime copiose ed improvvise: è un piccolo supplizio domestico che si ripete innumerevoli volte nelle cucine di tutto il mondo. Vi siete mai chiesti davvero perché succede? La risposta affonda le radici nella biologia vegetale e ci costringe a ripensare...

Curiosità

Anche se nessuna cipolla ha mai confermato, azzardiamo la risposta: non ci odiano, però si difendono producendo dei gas solforati per scoraggiarci a mangiarle.

Marco Crisciotti

8 Giugno 2025

Chiunque abbia mai affettato una cipolla conosce bene quel fastidio bruciante agli occhi, accompagnato da lacrime copiose ed improvvise: è un piccolo supplizio domestico che si ripete innumerevoli volte nelle cucine di tutto il mondo. Vi siete mai chiesti davvero perché succede?

La risposta affonda le radici nella biologia vegetale e ci costringe a ripensare il nostro rapporto con gli ortaggi, perché le cipolle non provano certamente odio ma reagiscono agli stimoli, e lo fanno con una raffinata strategia chimica, messa a punto nel corso dell’evoluzione, per scoraggiare gli attacchi: ci fanno piangere, ma solo perché si stanno difendendo.

Difesa naturale

Quando una cipolla viene tagliata, le cellule si rompono e la lacerazione libera una serie di enzimi che, a contatto con alcune sostanze presenti nei vacuoli della pianta, danno il


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